Antiche ricette del luogo..

C'è stato un tempo non lontanissimo, in cui questa campagna fungeva ancora da fonte di sostentamento per la sopravvivenza di una famiglia. Ma era anche un luogo dove almeno in parte, i suoi frutti ed i suoi prodotti, venivano trasformati in ciò che serviva, direttamente quì.

a Villa Splendente esiste ancora un forno in mattoni rossi usato sino agli anni '90  per fare il pane ed i biscotti (successivamente per pane e pizze).

Di quelle tradizioni culinarie, se ne rammentano in questa pagina i prodotti e le ricette per la la loro preparazione...

i Pizzichintì

Pizzichintì (foto: ricette di sicilia.net)
Pizzichintì (foto: ricette di sicilia.net)

  1-solei Pizzichintì sono una mostarda di frutta. erano ricavate dalla frutta del luogo ed utilizzate come riserva alimentare dolce per i mesi invernali, dato il loro alto contenuto energetico.

 

 

 

Ingredienti: Fichi d’india dai quali ricavare un litro di liquido, 100 grammi di farina 00 (c’è chi usa invece amido per dolci), 100 grammi di mandorle e noci, Cannella in polvere a vostro gusto, Buccia d’arancia e mandarini grattugiati (in mancanza usate buccia di limone)

 

Preparazione: Mettere i fichi d’india in un recipiente pieno d’acqua e lasciarveli per qualche ora. Ciò è utile per far cadere le spine più superficiali. Eliminare le estremità e le eventuali spine rimaste, quindi tagliarli a pezzi e metterli in un tegame a cuocere, con tutte le bucce, per circa 15/20 minuti. A questo punto passarli al setaccio e, ottenuto il liquido necessario, versarlo in un tegame e cuocere in modo che si addensi. Aggiungere ora la farina, mescolare continuamente e appena il composto avrà  la consistenza di una crema spegnere il fuoco, aggiungere la cannella, la buccia degli agrumi grattugiata e la frutta secca tagliata grossolanamente. Amalgamare il tutto e, a questo punto, se avete le formelle di terracotta inumidirle e versarvi il composto. Fare riposare per un paio d’ore, quindi togliere dalle formelle e metterle ad essiccare al sole, ricoperte con un velo, per qualche ora. Se non possedete le formelle, stendere il composto ad uno spessore di circa due-tre centimetri, farlo riposare  per un paio d’ore e poi tagliate il composto a rombi, quindi procedete come sopra. Quando il composto sarà del tutto asciutto riporlo in barattoli di vetro alternando con foglie di alloro

 

la Vastedda

vastedda siciliana (foto da internet)
vastedda siciliana (foto da internet)

1-sole

Ingredienti

300 gr. di acqua, 100 gr. di latte ,10 gr. di zucchero ,1/2 cubetto di lievito di birra ,350 gr. di farina tipo 00, 250 gr. di semola di grano duro rimacinata, 50 gr. di farina Manitoba, 20 gr. di olio d'oliva, 10 gr. di sale

 

Preparazione

Mettere nel  acqua , latte, zucchero e lievito: 2 min./37°/ vel. 2.

Aggiungere la farina 0, la semola, la Manitoba, l'olio e il sale impastare: 3-4 min./.

L'impasto potrebbe risultare un pò molliccio è nella norma.

Mettere in una ciotola capiente infarinata, coprire con la pellicola e una calda coperta.  Lasciare lievitare per almeno 2 ore in luogo tiepido e lontano da correnti d'aria. Riprendere l'impasto, formare 8 palline, posizionarle sulla placca del forno ben distanziate fra loro e schiacciarle leggermente.  Lasciare rilievitare per almeno 1-2 ore.  Preriscaldare il forno, statico, alla massima temperatura.

Infornare i panini per 5 minuti alla massima potenza poi abbassare a 200° per circa 25 min. Terminata la cottura, possiamo condire queste focaccine ancora calde con olio, formaggio grattugiato "Caciocavallo", pepe e volendo acciuga salata. Oppure con ricotta fresca e pepe.

 

i biscotti

  1-sole

Nei decenni più recenti, in cui le carestie si allontanarono dai giorni quotidiani, se non dalla memoria, dei contadini e dalle loro famiglie, si riprese una antica usanza che era quella di fare i biscotti quando si accendeva il forno per fare il pane..

Ogni luogo ha le sue testimonianze sui gusti e sulle forme che si davano a questi biscotti... anche quì se ne sfornavano di "cosueti": il biscotto a "S", il biscotto rotondo, la "Bambolina", che veniva data ai bambini pesenti al seguito e che l'attendevano per tutto il tempo della cottura, chiedendo continuamente a che punto fosse quest'ultima e finendola col mangiare immersa nel latte.... Chi vi scrive, fu uno di quei bambini...

Biscotti a "S"
Biscotti a "S"
Biscotti Tunni (rotondi)
Biscotti Tunni (rotondi)
cosi 'i pascqua (la colomba)
cosi 'i pascqua (la colomba)

ingredienti per l’impasto:

500 g di farina, bustina di lievito in polvere, la buccia grattugiata di 1 limone, 200 g di strutto (o burro), 6 uova, 1 bustina di vanillina, 200 g di zucchero.

Ingredienti per la decorazione:
odette o palline arcobaleno q.b., 1 uovo sbattuto per spennellare.
Ingredienti per la glassa: 1-2 cucchiaini di succo di limone, 1 albume d’uovo, 10-12 cucchiai di zucchero.
Preparazione:
1. Mettete la farina in un recipiente capace e mescolatela con lo zucchero e il lievito setacciato, quindi aggiungete lo strutto ammorbidito (o il burro), le uova, la buccia grattugiata di un limone e impastate. Lavorate molto bene l’impasto in modo da amalgamare bene gli ingredienti (potete usare anche il robot da cucina).
2. Modellate la "cuddura" direttamente sulla carta forno, secondo i soggetti da voi scelti; un cuore, un cestino, una campana, una bambola, un galletto.
Sulla "cuddura" posizionate, con una leggera pressione sulla pasta, una o più uova col guscio, che bloccherete sul dolce con dei bastoncini di pasta a mo’ di croce.
3. Adagiate la “cuddura” sulla placca del forno foderata con carta forno, spennellatela con dell’uovo sbattuto, e decoratela con le codette o le palline arcobaleno. Infornate nel forno già caldo a 180°-200° per circa 35-40 minuti, fino a quando diventerà dorata.
4. Se volete glassare la vostra “cuddura”, infornatela senza spennellarla con l'uovo sbattuto, preparate una glassa in questo modo: montate a neve un bianco d'uovo, aggiungete poi 10-12 cucchiai di zucchero semolato, un cucchiaio alla volta e lentamente, continuando a sbattere con lo sbattitore. Aggiungete poi poco alla volta uno o due cucchiai di succo di limone, sempre sbattendo. Il composto deve risultare molto denso e staccarsi pesantemente dal cucchiaio.
5. Appena sfornerete la “cuddura”, sulla stessa leccarda dove l'avete cotta, ricopritela con la glassa preparata e cospargetela di zuccherini colorati e lasciatela raffreddare.

La Testa di Turcu

1-sole

La leggenda popolare narra che la "Testa di Turco" venne elaborata in occasione della sconfitta degli Arabi da parte dei Normanni e che i castelbuonesi festeggiarono la liberazione con la preparazione di questo dolce tipico.

tipico dolce castelbuonese - a base di latte vaccino, con croccante sfoglia a forma di lasagna e spolverato da cannella e cacao con la decorazione dei tradizionali "diavolicchi" colorati

Un tempo questo dolce deliziava le tavole dei castelbuonesi in occasione del Carnevale, poi però, con il divenire degli anni, la "Testa di Turco" ha finito per essere, per antonomasia, il "principe" della pasticceria locale, tanto da essere preparato nelle famiglie locali in ogni occasione dell'anno. Non c'è domenica, infatti, che i pranzi non finiscano con un bel piattino stracolmo di gustosissima "Testa di Turco", oppure le trattorie, i ristoranti e gli hotel della cittadina, non propinano nei loro menu, questo dolce tipico.

Ingredienti per la preparazione della sfoglia

 400 grammi di farina per dolci; 3 uova; olio d'oliva; pizzico di sale

Ingredienti per la crema

Mezzo litro di latte vaccino; 150 gr. di zucchero; 30 gr. di amido; pizzico di vaniglia; scorza di limone grattata

Ingredienti per la guarnizione

Cannella in polvere; Cacao in polvere; Diavolicchi (palline di zucchero aromatizzate e colorate) e cannittigghi (pezzetti di zucchero arricciato riempiti di cannella)

Il procedimento

Impastare uova e farina. Stendere la pasta sottile e tagliarla a strisce di varia larghezza e lunghezza, tipo lasagna. Friggerle nell'olio bollente e farle poi raffreddare dopo averle riposte ad asciugare su carta assorbente. Preparare la crema di latte. Mescolare lo zucchezzo con l'amido, unire la vaniglia e diluire il latte vaccino. Mettere su fuoco moderato e mescolare in continuazione fino a quando la crema si addenserà. A fine cottura aggiungere una spolverativa di scorza di limone grattata. Sistemare su un grande piatto con il bordo un po' di crema ed alternare la stessa con le sfoglie. Lasciare raffreddare e poi spolverizzare la superficie di cannella, cacao e guarnire il tutto con abbondanti "diavolicchi" e "cannittigghi". Servire fredda accompagnato da un bicchierino di vino-marsala

Da accompagnare con:
Liquore Ficodì al ficodindia polpa rossa.  

 

Tempo: 30 minuti.  Difficoltà: Facile

i pomodori secchi...

foto da internet
foto da internet

1-sole

Scegliete dei pomodori maturi e sodi ( sono buoni quelli della varieta S.Marzano) . Lavateli e, dopo averli asciugati, tagliateli in due nel senso della lunghezza. A questo punto vanno essiccati al sole. Sistemateli su un graticcio e cospargeteli di sale. Teneteli al sole dalla mattina alla sera rigirandoli di tanto in tanto e rientrandoli la sera per evitare l’umidita della notte. Questo farà si che perderanno tutta la loro acqua e si potranno conservare.

 

bolliti in aceto e acqua

Dopo circa una settimana, si ritirano e si bolliscono in acqua 50% e aceto 50%, e farli asciugare sopra un panno umido.

prepararazione nei vasi

Dopo 1 giorno sui canovacci, stiamo iniziano a sistemarenei vasi, inserendo quelli più lunghi in verticale e lasciando per un altro giorno asciugare ulteriormente l’aceto.

L’ultimo giorno si sistemano nei vasi verticalmente e poi orizzontali, si aggiunge l’olio a metà vasetto, cercando di far uscire anche aiutandoci con una forchetta tutta l’aria possibile, e di nuovo riempito all’orlo.

 

Preparazione

Quando sono completamente secchi vanno bolliti in aceto di vino e strizzati.

Quindi si riempiono i vasetti coi pomodori secchi e man mano che si procede, coprire con olio e gli aromi ( a vostro piacimento e senza esagerare ).

L’ultima fila di pomodori deve essere completamente coperta di olio e per questo si consiglia di non chiudere subito ma di aspettare un giorno in modo da rabboccare se serve. Gustateli non prima di un mese.

Note: i pomodori secchi ottenuti, se non volete conservarli sottolio, potete conservarli in sacchetti di carta alimentare badando a tenerli riparati in un posto secco.